lunedì 7 giugno 2010

La favola senza fine della Sassari - Olbia

L’ultima beffa in ordine cronologico di Mamma Italia verso i servi della gleba “sardignoli”, è stato il furto delle risorse necessarie per la realizzazione della Strada Sassari-Olbia. decenni di promesse, ancora una volta, sono solo serviti a confermare l’unico vero fine della politica: la millantazione.

Certamente Woody Allen s’ispirò al Belpaese, quando interpretò le vicende dello stato libero di Bananas: troppe analogie con il sistema nostrano, in cui ogni astrusità diviene possibile, in cui la corruzione è la norma, in cui le gaffe e le barzellette sono parti integranti dei discorsi internazionali dei propri rappresentanti istituzionali, in cui il problema prioritario è la mondezza, in cui maggioranza ed opposizione sono accomunate dalla medesima imbecillità, in cui il partito che vince le elezioni è quello dei non votanti, in cui un processo civile dura quantomeno dieci anni. Il sardo, dopo essere stato colonizzato da ogni possibile civiltà conosciuta, subisce l’esproprio più severo della propria dignità ai danni dell’Italia. Una strada che non sarà mai fatta è solo il pretesto per comprendere dieci, cento altre promesse mai mantenute, che hanno contribuito a fare della Sardegna una delle regioni più povere dell’Europa. La verità è che questa Regione è solo un feudo dei ricchi vassalli continentali, che usano il nostro territorio per edificarci servitù militari, impianti petrolchimici, discariche abusive e molto presto anche centrali nucleari. Con il reverente silenzio-assenso dei coloni sardi.

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