domenica 31 maggio 2009

LE PROSSIME ELEZIONI



Era la solita giornata assolata di giugno, quella in cui l’esercito dei paria dismetteva i panni del bauscia o della signora Maria, illudendosi d’avere un peso nella vita politica del Paese. E’ fantastica l’illusione della democrazia. E’ suggestiva l’idea che ognuno di noi, il più sfigato di noialtri, possa veramente decidere addirittura da chi essere rappresentato. Una specie d’avvocato, però ancora più importante, che sarà chiamato per tutta la vita e anche oltre “onorevole”, mentre la sua progenie si vanterà di averlo avuto nell’albero genealogico: una specie di Dio in Terra, un meraviglioso esempio di uomo Nietchiano, o più semplicemente un eletto. Quel giorno, si diceva, Giovannino si dirigerà ligio ligio a compiere il suo diritto-dovere, perché questo gli è stato detto da quando era ragazzo. Ancora non sa davvero dove macchierà quella scheda, come milioni di altri paria. Però già sfoggia il sorriso delle grandi occasioni, quello che riserva per i matrimoni e le cresime. Nello stesso istante, pocò più a oriente, Totò ha messo la croce sul cerchio predestinato, e già se la gusta l’altra metà del cinquantone, quella che è rimasta incollata nella mano destra di Don Peppino. Tra un nano secondo anch’egli avrà adempiuto il suo diritto dovere, ed entrambi avranno sciolto il sacro vincolo del voto. La vittoria a quel punto sarà semplicemente un fatto statistico, un mero esercizio matematico per i precari travet dell’urna, in attesa della prossima messinscena. In attesa della nuova opportunità.

1 commento:

sab ha detto...

sei un grande come sempre ...complimenti la tua fan