giovedì 12 febbraio 2009
NOI CHE ....
Noi che uscivamo presto la mattina per andare in ufficio, noi che prima di tutto c’erano i figli e la sicurezza del posto fisso ed una moglie affidabile, noi che non ci eravamo mai fatti una canna, noi che la domenica si andava alla messa e si dava la questua, noi che ci accorgemmo un giorno che non c’erano più i comunisti, noi che odiavamo le guerre però ci piacevano gli americani, noi che non avevamo capito che cosa fosse internet, noi che le stragi di Stato erano un’invenzione dei giornalisti, noi che alla cultura della morte preferivamo la cultura della vita, noi che ci facevano pena gli extracomunitari, noi che l’euro era stata una rovina, noi che anche l’aborto ed il divorzio erano stati una rovina, noi che prima o poi si muore, noi che senza accorgersene stavamo morendo, noi...
Giunse all’improvviso il demone e si portò via la nostra parte di spazio, senza neanche darci il tempo di riordinare le idee né di fare testamento. Noi volgemmo il nostro sguardo oltre tutte le opinioni di qualche attimo prima, e fummo catapultati tra le stelle, a riordinare i fogli della nostra breve esistenza. Mai avremmo immaginato di avere tante persone dentro l’anima, mai avremmo pensato di essere qualcosa di meglio di un automa ordinato e obbediente, come mai avremmo pensato di poter finalmente migliorare il mondo con la semplice forza d’un pensiero. Un leggero sorriso disegnò una farfalla che si posò sulla Terra poco prima delle prossime elezioni fortemente democratiche, poco prima dell’ennesima questione morale.
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